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04-07 Novembre 2025  Quartiere Fieristico di Rimini
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scatto di innovazione in fiera: cane robot che si muove tra i padiglioni

Ecomondo lancia la call for start-up

Per offrire una vetrina qualificata e creare nuove opportunità di business matching, favorendo il dialogo tra start-up, imprese, centri di ricerca, istituzioni e investitori, così da accelerare trasferimento tecnologico e nuove partnership, Ecomondo riproporrà anche nel 2025 l’Area Start-Up, all’interno dell’Innovation District. L’iniziativa è organizzata da Italian Exhibition Group, in collaborazione con ICE – Italian Trade Agency, ART-ER (società consortile dell’Emilia-Romagna per l’innovazione), Fondazione MAI (promossa dal sistema Confindustria), ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, e Plug and Play Tech Center, la più grande piattaforma globale di open innovation e venture capital.

 

Uno spazio all'interno dell’Innovation District

L’Area Start-Up avrà un format espositivo progettato per massimizzare la visibilità, stimolare l’interazione con il pubblico e favorire concrete occasioni di business. All’interno di questo spazio le giovani realtà, sia start-up che PMI innovative, ovvero realtà che per attitudine possono favorire l’innovazione di prodotto e/o servizio, si potranno incontrare fra loro, ma avranno anche l’occasione di mostrarsi e raccontarsi a tutte le imprese presenti alla manifestazione, in programma dal 4 al 7 novembre 2025 al Quartiere Fieristico di Rimini.


Tra gli obiettivi, quello di valorizzare il sistema innovativo italiano come interlocutore primario nello sviluppo di prodotto del settore green tech and circular economy a livello nazionale ed internazionale e quello di dare voce ai migliori innovatori, raccogliendo le testimonianze di coloro che si impegnano in prima linea sui grandi temi della transizione ecologica in termini di sviluppo, cultura e competenze.

 

stand di AgroMateriae e Alkivio durante la fiera Ecomondo

 

Come candidarsi alla Call for Start-Up

Per partecipare alla Call for Start-Up è necessario compilare il form di iscrizione, a partire dal 19 giugno 2025 fino al 2 agosto 2025. Le start-up e le PMI innovative candidate saranno poi selezionate da un Comitato di Valutazione, che verificherà la presenza dei requisiti minimi richiesti e assegnerà un punteggio, sulla base di diversi criteri, tra cui potenzialità di business dell’idea, stadio di sviluppo del prodotto/servizio, grado di innovazione e difendibilità della stessa, competenze del team, contesto competitivo e posizionamento,  rispondenza con i bisogni del mercato e della clientela e dimensione della stessa, impatto del progetto sulle sfide del futuro.

 

Le realtà così selezionate potranno poi partecipare previo versamento di una quota di segreteria pari a € 600 + Iva, che comprende l’accesso a un’articolata serie di servizi.

 

Inoltre, nell’ambito della call, per valorizzare ulteriormente la presenza di start-up e PMI innovative all’interno dell’Innovation District, IEG - in collaborazione con i propri partner - assegnerà anche il Premio Lorenzo Cagnoni per l'Innovazione Green, per i tre progetti più innovativi e significativi tra quelli in esposizione.

 


Le start-up vincitrici delledizione 2024

Sonde che sfruttano i raggi cosmici per localizzare le perdite idriche sotterranee, cestini che fanno la raccolta differenziata con l’Intelligenza Artificiale, tecnologie per la combustione dei rifiuti senza fiamma e molte altre idee: sono decine e decine le innovazioni che negli anni scorsi sono state presentate da start-up e scale-up, legate ai più svariati settori (riciclo, rifiuti, decarbonizzazione, acqua, farming, polimeri, efficienza energetica, biodiversità), come quelle che hanno vinto il Premio Lorenzo Cagnoni per l'Innovazione Green 2024.

 

Conosciamole meglio

Nata nel 2020 a Faenza, dopo tre anni di ricerca condotta nei laboratori dell'Università di Modena e Reggio Emilia, AgroMateriae si occupa di valorizzazione e servizi per la gestione integrata dei rifiuti. L’idea? Ricavare nuove materie prime sostenibili da rifiuti naturali, valorizzando in modo innovativo gli scarti agroindustriali e creando biofiller tecnologici, utilizzabili in molteplici applicazioni.

 

i vincitori del premio lorenzo cagnoni per l'innovazione green sul palco con il proprio premio

 

Riprogettare il packaging è invece la mission di SMUSH Materials, nata nel 2024 a Milano, che sfrutta la tecnologia naturale del micelio, l’apparato radicale dei funghi, per trasformare sottoprodotti agricoli in un nuovo materiale per imballaggi, compostabile al fine vita, autoestinguente ed impermeabile, in grado di offrire performance meccaniche superiori al polistirolo utilizzato per il packaging.

 

Attiva dal 2023 nel cuore del Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma, Re4real ha sviluppato un processo chimico che consente di convertire il prodotto plastico post-consumo in una risorsa, trasformando il polimero nei suoi costituenti primari – i monomeri – tramite pressione e temperatura ordinarie.

 

 

Banner con la scritta "Call for Start-Up is open" e un pulsante verde con la scritta "Partecipa". In basso i loghi degli organizzatori, tra cui Italian Exhibition Group, ITA – Italian Trade Agency, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Italian StartUp, ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, Fondazione Giacomo Brodolini MAI, Associazione Nazionale Giovani Innovatori e Plug and Play

 


Le start-up vincitrici delledizione 2023

Tra le start-up vincitrici del Premio Lorenzo Cagnoni per l’Innovazione Green 2023 c’è 3Bee, nata nel 2016 a Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano: utilizzando gli impollinatori come bioindicatori, questa nature-tech company raccoglie e interpreta dati tramite sistemi proprietari innovativi. Ha sviluppato la prima piattaforma integrata per l'analisi della biodiversità, che combina dati satellitari e sensori sul campo, offrendo una visione completa e approfondita dello stato di salute ambientale.

 

Mixcycling, che ha sede a Breganze, in provincia di Vicenza, dal 2020 si impegna a rivoluzionare il concetto tradizionale di plastica, offrendo soluzioni eco-friendly: la mission è quella di trasformare rifiuti in materiali pregiati, nobilitando la plastica organica e trasformandola in una gamma di prodotti e applicazioni versatili, che spaziano dall’imballaggio alimentare agli accessori per la casa e altro ancora.

 

Infine, OXOCO, che ha sede a Bari dal 2021, impiega la tecnologia dell’ossicombustione flameless, un processo di combustione senza fiamma, operato in pressione ad altissima temperatura e in atmosfera di ossigeno: in questo modo, anche in virtù dei costi contenuti, offre una soluzione ottimale al problema dei rifiuti, che vengono trasformati in scorie vetrificate, consentendo inoltre il recupero energetico e la naturale cattura della CO2. 

Un articolo scritto da Maria Carla Rota

 

Questo blog è un progetto editoriale sviluppato da Ecomondo con Materia Rinnovabile

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19/06/2025

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